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Meloni vede Merz, stoccata a Macron: "No a personalismi che minano l'unità dell'Occidente”

Meloni vede Merz, stoccata a Macron: "No a personalismi che minano l'unità dell'Occidente”

"È necessario abbandonare un po’ i personalismi che rischiano di minare l'unità dell'Occidente, che è fondamentale per risolvere il conflitto" tra Russia e Ucraina. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa insieme al Cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha commentato, rispondendo alle domande dei cronisti, le parole di ieri di Emmanuel Macron, sul fatto che nella riunione dei volenterosi a Tirana non si è parlato di un invio di truppe.

E su questo Meloni taglia corto: “Prendo atto che l'invio delle truppe in Ucraina non è più un tema" in discussione, ho espresso più volte perplessità sull'efficacia di una iniziativa di questo tipo", la priorità "è arrivare ad un cessate al fuoco incondizionato", ribadisce la premier.

Sull’incontro con il cancelliere tedesco spiega: "Sono molto felice di aver accolto il cancellier Merz. Veniamo dai lavori della Cpe, dove abbiamo avuto modo di scambiarci prime opinioni che abbiamo approfondito nel bilaterale. È stato un incontro molto aperto, cordiale, operativo, concreto che credo rappresenti la smentita più efficace di una presunta assenza di interesse del nuovo governo tedesco per il rapporto con l'Italia. La solidità e la profondità delle nostre relazioni sono impossibili da mettere in dubbio", aggiunge la presidente del Consiglio durante le dichiarazioni alla stampa insieme a Friedrich Merz dopo il loro faccia a faccia. La premier nel punto stampa prova così a spegnere le polemiche dopo le polemiche sull’esclusione dell’Italia dai partner strategici della Germania per volere della Spd, poi smentite dai socialdemocratici.

Il rapporto tra Italia e Germania "è nella realtà delle cose, questo indipendentemente dai tempi che attraversiamo. Siamo nazioni amiche, siamo nazioni alleate, siamo nazioni unite anche da profondi legami storici, culturali, protagoniste delle dinamiche europee, fondatrici dell'Unione europea e ovviamente dello stesso lato in tutti i forum multilaterali e internazionali", ha detto il presidente del Consiglio. "Siamo anche le due principali economie manifatturiere d'Europa, come si sa, e i nostri sistemi produttivi negli anni sono stati sempre più interconnessi tra loro, quindi i nostri destini sono ovviamente molto legati. Siamo l'uno per l'altro partner fondamentale, con un interscambio che nel 2024 ha superato i 150 miliardi di euro, e quindi si capisce molto velocemente come se Italia e Germania lavorano insieme è una buona notizia certamente per i nostri popoli ma è una buona notizia anche per l'Europa nel suo complesso", ha concluso la premier.

La Repubblica

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